Le immagini letterarie di Giovanni Verga
Nel corso del mese di maggio, noi ragazzi delle classi quinte dell’Istituto Masotto di Noventa Vicentina abbiamo avuto la piacevole opportunità di partecipare alla mostra su Giovanni Verga, allestita presso Villa Barbarigo di Noventa Vicentina. Una mostra insolita, non dedicata alla letteratura, come ci si aspetterebbe dal noto autore siciliano, ma dedicata alla fotografia, passione coltivata a lungo dal poliedrico artista.
Noi studenti siamo stati accolti durante i diversi appuntamenti dagli organizzatori della mostra: la presidente Annamaria Meneghini e il dottor Gianluigi Coltri. Fin da subito siamo stati introdotti in una piacevole atmosfera ricca di spiegazioni e immagini. I relatori ci hanno fornito, prima di tutto, la definizione di “fotografia”, interpretata come una forma di racconto - “grafia”, presentato sotto forma di immagine e di luce, ossia la “foto”. Ci è stato spiegato che la fotografia per Giovanni Verga costituiva un patrimonio di grande valore poiché rappresentava l’estensione della memoria, un modo per rispecchiare la realtà, nucleo fondante del movimento letterario a cui l’autore siciliano apparteneva: il Verismo.
L’aspetto della vita di Giovanni Verga che abbiamo analizzato, quindi, è stato quello della passione per la fotografia: ebbene sì, oltre ad essere un illustre scrittore, il Verga, nel tempo libero si dedicava anche ad immortalare alcuni momenti della vita quotidiana. I soggetti ritratti nelle foto erano principalmente i famigliari dello scrittore, ma non manca un simpatico autoscatto, un selfie diremmo ora. Tra le varie foto si trovano i contadini dell’epoca, ma anche qualche figura femminile di raffinata eleganza.
Grazie all’interazione con altri autori coetanei come Emile Zolà e Luigi Capuana, Verga è entrato in possesso di nozioni tecniche nell’ambito della fotografia che gli hanno permesso di migliorare la qualità dei propri scatti. Noi alunni, dopo le spiegazioni delle guide, abbiamo potuto constatare un progressivo miglioramento nella qualità degli scatti: se all’inizio si notava che le foto erano poco nitide, scomposte, senza un preciso significato, di seguito le immagini si son fatte più espressive e meglio inquadrate. L’assidua pratica svolta da Giovanni Verga, per migliorare l’arte della fotografia, ha prodotto dei veri e propri capolavori.
Abbiamo appreso infine che anche questa espressione artistica, la fotografia, come la letteratura, ha impegnato lo scrittore siciliano per buona parte della sua vita. Grazie a quest’incontro, noi alunni delle classi quinte abbiamo potuto approfondire alcuni aspetti della vita di Giovanni Verga poco conosciuti, non riportati nei tradizionali libri di testo.
Siamo grati al Club Fotografico “Il Campanile” e alla “Fondazione 3M” per l’organizzazione della mostra e per l’accoglienza riservata a noi studenti.
Gli alunni e le alunne delle classi 5AE e 5CE