Uscita didattica al Vittoriale classe 5TEP
A noi studenti della classe 5TEP che ci siamo recati il 9 maggio a visitare il Vittoriale degli Italiani, accompagnati dai proff. Casotto e Sinigaglia, il monumento è apparso una vera e propria “opera d’arte visitabile”: la sensazione è stata quella di entrare in un grande affresco. Infatti D’Annunzio ha curato nei minimi dettagli la sua abitazione, rendendola davvero unica, anzi inimitabile, uno specchio della sua esistenza ricca di eventi ed esperienze, quasi traboccante, quanto lo sono le stanze di monili, suppellettili ma, soprattutto, di libri. Ogni ambiente della dimora appare infatti dotato di una propria autonomia, quasi di una propria vita, godendo di un proprio nome e di una specifica
caratterizzazione.
Una delle più particolari è stata, secondo noi, la “Stanza del Lebbroso”, in cui sono presenti molteplici riferimenti alla religione e al martirio di Cristo. Essa deve il suo nome al quadro appeso al centro della stanza dove vi è raffigurato San Francesco nell’atto di abbracciare un lebbroso, che altri non è che lo stesso D’Annunzio. Sotto il quadro poi vi è il “pezzo forte” della stanza, ovvero un letto chiamato dal poeta “delle due età” perchè ha allo stesso tempo le sembianze di una culla e di una bara: su di esso il Vate, investito, immaginiamo, da qualche ondata di malinconia, si ritirava a riflettere durante gli anniversari fatidici della sua vita.
Tuttavia la vena eccentrica del grande letterato non si ritrova non solo all’interno della dimora, ma si riflette anche nel parco che la attornia, in primis per la scelta, quantomeno insolita, di incastonare la nave “Puglia” nella collina del parco: chi altri avrebbe avuto una simile idea per onorare una delle protagoniste della Prima Guerra Mondiale?
Francesco Piovan - classe 5TEP